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Madonna del Carmelo

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Festa Liturgica il 16 luglio

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La devozione per Maria è così radicata perché è stata lei a consentire alla terra e al cielo di incontrarsi.

E' proprio questo 'mistero di fecondità' che rappresenta il cuore della memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.

Una devozione che nasce da un episodio antico testamentario: sul Carmelo il profeta Elia ebbe la visione di una nube che salendo dal mare portava la pioggia e metteva fine alla siccità.

Quella nube, per la tradizione, è Maria, che nel suo grembo ha portato il seme di una nuova speranza da donare al mondo.

  

Sul monte Carmelo nel secolo XII si raccolsero alcuni eremiti nell'intento di dedicarsi giorno e notte alla lode di Dio sotto il patrocinio della beata Vergine Maria.

Nel 1245 Innocenzo IV approvò la Regola dei Carmelitani che, in quegli anni, avevano come superiore generale San Simone Stok.

Il 16 luglio 1251, Maria sarebbe apparsa a questo santo rimettendogli l'abito che doveva essere il segno distintivo dell'Ordine: lo scapolare.

Innocenzo IV benedisse questo vestito e concesse numerosi privilegi, non soltanto per i membri di questo Ordine, ma anche per tutti quelli che entrassero nella Confraternita della Madonna del Monte Carmelo.

Portando lo scapolare, che è la riduzione di quello dei Padri Carmelitani, essi partecipano a tutti i loro meriti e possono sperare, da parte della Vergine, una pronta liberazione dal Purgatorio, se sono stati fedeli nell'astinenza, nella castità secondo il loro stato e nel recitare le preghiere prescritte da Giovanni XXII nella Bolla, detta Sabatina, pubblicata il 3 marzo 1322.

Così la festa della Madonna dei Carmelo, prima particolare alle chiese dì questo Ordine, fu estesa a tutta la cristianità da Benedetto XIII, nel 1726.

La festa della Madonna del Carmelo è una devozione molto sentita nel Finalese e si diffuse nel Seicento al tempo della dominazione spagnola, quando nacque la confraternita con questa intitolazione mariana.

Nel transetto sinistro della Collegiata di san Biagio è posta la cappella dedicata a N.S. del Carmine che ospita all’interno di una nicchia un simulacro vestito della Vergine, tipica statua – manichino di tradizione spagnola con mani e testa in legno scolpito.

La processione è tradizionalmente svolta dalla confraternita con tutta la comunità parrocchiale e civile la sera della prima domenica dopo successiva la 16 luglio (se la data con cade già di domenica).

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Stemma del Carmelo non riformato

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