top of page

LA NOSTRA STORIA

Il culto di san Biagio, protettore, fra l'altro, dei cardatori di lana, è probabilmente uno dei più antichi del Finale. La produzione e il commercio di torselli lanici è un'attività tradizionale del Finalese, documentata per la prima volta nel 1128 dal regolamento del dazio di Genova, in cui gli abitanti di Finale compaiono come esportatori di lana e canapa.

La chiesa, tuttavia, compare per la prima volta in un documento scritto solo nel 1261. Ad essa era annesso anche un ricovero per malati ma non ve n'è più alcun rudere. La chiesa antica, di cui non si conosce l'origine, era posta dall'altro lato del torrente Aquila, ma fu ricostruita entro il perimetro delle mura di Finalborgo nel 1372-1375, in stile gotico.

Danneggiata nel tardo Cinquecento a seguito della seconda invasione del marchesato di Finale da parte della Repubblica di Genova, e ormai inadeguata per dimensioni, la chiesa gotica fu quasi interamente demolita a metà del XVII secolo per fare spazio ad un nuovo edificio allora in corso di costruzione, ma con pianta ruotata di 90 gradi. L'abside e le cappelle absidali della chiesa trecentesca sono state conservate parzialmente nel breve spazio fra l'edificio seicentesco e le mura del Borgo.

La nuova chiesa, costruita tra il 1633 e il 1650 su progetto dell'architetto finalese Andrea Storace[2], ha pianta a croce latina e divisa in tre navate con cupola centrale. Essa conserva l'originario e caratteristico campanile ottagonale con sottili bifore appoggiato su di una preesistente torre difensiva anteriore al 1452. La facciata rimase incompiuta e lasciata al grezzo, senza particolare stile.

Bishop Goes to Mass

Una Chiesa, una diocesi e una missione: camminare verso Cristo

La Parrocchia di San Biagio non è una realtà isolata e autoreferenziale,

ma parte della Vicaria di Spotorno-Noli, una delle 4 vicarie della

diocesi di Savona-Noli.

La nostra comunità parrocchiale vive e agisce nel territorio finalese non 

come realtà aliena e assestante, ma come parte del tessuto e della storia

stessa dell'intero finalese.

Siamo punto di riferimento per molti, credenti e non credenti, che nella chiesa

e nella nostra comunità vedono un soggetto attivo portatore di speranza,

gioia, valori e tradizioni.

bottom of page